Oz

“Don’t you forget about me.”

È tutto ciò che rimane.

Tu che giravi per casa con quelle ballerine rosse. Come una piccola Dorothy. Io che ti guardavo estasiato. I miei continui trip mentali. I tuoi sorrisi enormi. La tua dolcezza. Immensa, anche quando ripetevi sistematicamente “non essere geloso, sono solo tua”.

“As you walk on by, will you call my name?”

Ora che guardo fisso quell’angolo di casa. Ora che prendo sei pillole al giorno. Ora che mi hanno deportato da Oz. Verso un mondo senza colore. Senza te. Dai batti tre volte i tacchi. Ritorna qui. Ridai un cuore all’uomo di latta. Perché un tempo, riflesso nei tuoi occhi, sembravo bello anche io.

Non resta più nulla. Polvere e scatole. Una nostra foto su quella parete. E le tue ballerine rosse.

“Rain keeps falling. Down.”

55 pensieri riguardo “Oz

    1. Ho visto il film l’Immortale ieri. Nel teaser c’era questa fantastica versione di “Don’t you forget about me” di Stephen Barton e Kelsy Karter, la cui voce è atrocemente ipnotizzante. Forse bestemmierò, ma devo dirlo. Non ho mai apprezzato la versione dei Simple Minds. Questa invece mi ha conquistato. Ma ha riportato alla mente dei brutti ricordi. E per certi versi non è stato un bene. Ma tutto scorre diceva Eraclito. O erano i Negramaro? 😂

      Piace a 3 people

    1. A volte essere come l’uomo di latta è figo. Non senti nulla. Te ne freghi di tutto. Come me, da un po’ di anni a questa parte. A lungo andare però, ha delle ripercussioni su ogni relazione che affronto. Perdo sempre più il contatto con le mie emozioni e questo mi porta a non riconoscere nemmeno quelle di chi mi sta di fronte.

      Un giorno magari qualcuna mi riporterà ad Oz. Mai disperare.

      Piace a 2 people

    1. Nelle fiabe spesso ritroviamo il nostro io romantico. Ma hai ragione sono solo fiabe. Ed io ho dimenticato di cospargere il percorso con pezzi di pane, ed ora trovo difficoltà a tornare indietro.

      Spero non ti abbia avvolto con troppa tristezza questo post. 😊

      Piace a 1 persona

      1. Nel mio DNA ho poiù malinconia che tristezza, Il tuo post ne è perrvarso.
        Ma ciò che penso è che la latta è un involucro, freddo rigido, il cuore è caldo, morbido, pulsante….sa ripararsi e ripartire.

        Piace a 1 persona

Lascia un commento