Marilyn

Volevo solo vedere la notte da dietro le quinte. Vedere la parte oscura delle stelle. Quella che non mostrano mai. Come me. Sedermi in fondo. Dietro il cielo. Come fossimo dietro ad un sipario. Dove poi ti spiegano l’alba a parole. Capire se questo nero contagioso, che mi si attacca all’anima, è solo una sensazione sporadica o si trasformerà in malattia.

Dovrei sorridere di più. Fottermene. Perché se non ci metti il cuore, non possono deluderti. In fondo, è sempre una questione geometrica. Come un cazzo di teorema. E tra mezze verità ed assiomi, tu resti il mio corollario più evidente. Solo adesso che ti guardo realmente lo capisco. Sei bella e triste come Marilyn.

Avrei voluto morire tra le tue braccia. Sereno. In un ottobre qualunque.

Ma uno come me, morirà solo. In un albergo. Come Tenco.

81 pensieri riguardo “Marilyn

                    1. La torta Xanax è fantastica! Certo avrei preferito quella alla Rapadopa, ma diciamo che mi accontento! 🤣
                      Fantastico il blog di questa Lucy! Anche oltreoceano non se la passano bene! 🤣

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      1. La signorina Prolissa ha sempre la risposta giusta al momento giusto! 😜

        Io mi sento più come uno che attrae la luce, ma non la riflette. Un po’ come i buchi neri. (A proposito di stelle).

        Dall’altra parte del sipario, puoi osservare la verità. Non c’è trucco e non c’è inganno. Bisogna solo capire, se convenga o meno.

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          1. Mi permetto un’ipotesi lontana dal Faber per colmare il vuoto tra il nascere soli ed il soli morire: dice un proverbio, non so se locale o italico, La vita è come la scaletta del pollaio: corta e piena di merda.
            Ma è appunto solo una prospettiva tra tante 😉

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            1. Mi ricordo la frase da te citata. La disse il grandissimo Eduardo De Filippo. Ma non so se sia effettivamente sua o sia semplicemente un detto napoletano.

              Per quanto riguarda la vita, io ho fatto mio, da tempo, un mantra locale. “Accussì ada scè”.
              Dentro c’è tutta la filosofia del mondo. Traduzione: è così che deve andare. Il resto credo siano tutte nostre elucubrazioni mentali. 🤣

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  1. Il grande disegno è fatto di pedine che puoi muovere a piacimento, il finale è lo stesso per tutti ma il tragitto lo scrivi tu. A te decidere se sprecare la vita o rompere gli schemi e viverla interamente e liberamente.

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      1. Puoi riempirli ora. La vita è troppo preziosa per sprecarla in commiserazioni, sottovalutazioni e sfighe, li ritengo degli alibi per non darsi una mossa e rompere gli schemi mentali incancreniti. Scusa se parlo apertamente ma alla mia età mi è chiaro il tempo che ho sprecato e ancor più chiaro quanto non possa più fare le cose che avrei dovuto fare o che mi piacciono perché non ne ho più la forza ed il tempo necessario.
        Ognuno di noi ha la sua forza interiore, bisogna darle una motivazione ed una spinta, ce la puoi fare, ne sono certa.

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        1. Mi piace quando una persona parla apertamente. Sono poche a farlo. Ti dico la verità. Non credo di autocommiserarmi. Non parlo mai di sfiga. Credo sia destino.
          Mi sottovaluto semplicemente perché spesso ho paura di non farcela. Come tutti.
          Come quando arrivano i guai. Tutti insieme. Tu pari il primo. Il secondo. Il terzo. Ma poi inizi ad essere stanco. E la stanchezza produce falle nel sistema. Non è sempre semplice o automatico. Ci vuole una dannata forza per affrontare tutto. La psiche incide molto sulla visione della vita. Ma credo tu sappia tutto questo meglio di me.

          Non rimpiangere mai ciò che non hai fatto, ma guarda alle cose fatte. A ciò che avrai creato in questi anni. Dagli la giusta importanza. Credo tu sia una persona di spessore.

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          1. Ti ringrazio, anche io ho fatto in gioventù le mie grosse cagnolerie, ma se un vestito mi stava stretto lo gettavo via. Sono andata via di casa due volte, ho preferito vivere libera in povertà che prigioniera senza pensieri. Non mi sono mai pentita, ho costruito la mia vita con enormi sacrifici e fatiche ma in totale libertà. Avrei potuto fare di più e meglio se avessi avuto qualcuno a darmi qualche dritta, ma mi sono dovuta arrangiare da sola e non mi lamento. Ho il mio lavoro, un marito, una figlia, tre nipoti ed una gatta, questi ultimi mi danno le maggiori soddisfazioni, la vita continua a non essere tutta rose e fiori ma riesco ad essere felice lo stesso perché ho deciso di esserlo, nonostante le bruttezze della vita. Saper cogliere il meglio è il dono più prezioso che un essere umano possa avere ed io lo auguro a tutti.

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            1. Non sbagliavo nel dire che sei una persona di spessore. Basta leggerti. La scrittura dice molto. Forse tutto. Hai una vita bella piena, signora Giuliana! 🤣

              Io cerco ancora qualcosa che non c’è. E non tutte le Marilyn vengono per nuocere! 😊

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              1. Il mondo è pieno di sirene e stalloni, usufruirne senza farsi usare sarebbe la giusta ricetta, non sempre è facile. L’amore è un’altra cosa, non si può maneggiare o modellare, ha ragioni che la ragione non conosce, prendere o lasciare, ma sempre ne vale la pena. Nella vita non bisogna cercare nulla, caro amico, se non la felicità delle piccole cose, altrimenti sarai sconfitto e infelice per sempre.

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                1. Quindi hanno usufruito di me senza farsi usare? 🤔🤣🤣🤣

                  L’amore è altro, lo so. Lo so perché l’ho vissuto. Quello viscerale. Quello per cui sono andato al tappeto. (Vorrei dire quello vero. Ma poi dovrei aprire un altro discorso, partendo dalla definizione di che cosa sia vero o meno).
                  Ecco perché quando dico “di cercare qualcosa che non c’è”, non è realmente riferito ad una spasmodica ricerca (che tra l’altro non ho mai fatto) dell’amore, ma alla concezione che è davvero raro trovare oggi, qualcosa di credibile.
                  O probabilmente ho un concetto così elevato dell’amore, che poi finisco per non apprezzare quello che ho.
                  Grazie comunque per i tuoi consigli. Le tue parole. E la nostra conversazione.

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      1. Assolutamente d’accordo con te. Il cuore poi, finiamo per mettercelo perché siamo umani, e non dei robot. E forse non è mai, così negativo.
        Te lo sta dicendo una persona che, adesso come adesso, dice purtroppo come te.

        (si, lo so. Sono un controsenso).

        Passerò da queste parti più spesso. Ho ancora tanto da leggere.
        Grazie a te.

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        1. Il cuore di solito lo mettono le persone sensibili. Quelle che hanno sofferto molto nella vita. I calcolatori, invece, non lo rischiano mai. Non si fanno male. Ma di contro, non sanno minimamente, cosa significhi amare.

          Passa quando vuoi. La porta è sempre aperta. 🙏🏻

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          1. Incantata dalle tue parole, che rispecchiano molto il mio pensiero, tra l’altro.
            E aggiungerei, anche, che le persone sensibili, che hanno sofferto nella vita, per quanto possano essere spesso complesse, sono anche le più belle da conoscere e da scoprire.

            Grazie per avermi aperto la tua porta. 🙂

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            1. Le persone dal passato complesso, indubbiamente sono più interessanti. Più stimolanti. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia.
              Da quello che intuisco, attraversi un momento poco felice. Spero tu possa uscirne intatta. Perché poi ogni volta, la sofferenza porta via un pezzo di noi.

              Porta aperta. Ma non mettere in disordine che sono un fissato! 🤣

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              1. Hanno quella “pesantezza” che le persone leggere non possono comprendere.
                I periodi difficili, per quanto possano essere dolorosi a volte, insegnano sempre qualcosa.

                Cercherò di fare del mio meglio, quando passerò a trovarti! 😂.

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                    1. Sul “bella” ci lavoro il giusto, che tanto il bello non è mai all’esterno.
                      E non sono completamente d’accordo con te. Sul triste possiamo pensarci noi stessi, potremmo avere un gran potenziale, se solo sapessimo sfruttarlo.

                      Il nick che uso qui, ha una storia dietro. Una bella storia, tuttosommato. Magari un giorno te la racconterò. E no, non è lei.

                      Comunque, chiamami pure Jasmin, se retta parallela ti risulta troppo lungo. 😛

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                    2. Il mio commento non voleva essere offensivo, anche perché non so nemmeno come tu sia fatta. Era per sottolineare, di lasciar perdere il triste, che per quanto sia potenzialmente sfruttabile, non merita il nostro tempo. Perché anche senza lavorarci su, i momenti tristi nolente o volente ci toccano.

                      Ogni nick ha una storia. Un giorno scriverai la tua, cosicché possa leggerla. Le storie belle mi piacciono, anche se non essendo lui/lei la retta che menzioni, probabilmente non è una storia a lieto fine.

                      Jasmin. Nome esotico. Immagino anche il nome abbia una storia. 😊

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                    3. Esatto, quindi anche volendo, sarebbe difficile lasciar perdere.
                      Tranquillo, non ho mai pensato che tu volessi essere offensivo.
                      Per quanto riguarda la storia della retta parallela, tra l’altro spesso in parte raccontata nel mio blog, no, non è una storia a lieto fine.
                      Ma forse, una fine non l’ha mai avuta.
                      E la storia del mio nome, invece, è una storia che non amo raccontare.

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                    4. Allora proverò a leggerla sul tuo blog. In alcune storie la parola fine non esiste.
                      Raramente, può capitare si incontrino anime speculari (a me piace chiamarle così), che non andrebbero mai perse di vista. Io ne ho incontrata una. Ma tra la routine, la distanza, il suo nuovo fidanzato (attualmente marito), non ne ho più traccia. Lei mi capiva al volo. Sempre. Adesso chissà cosa fa.

                      Sul tuo nome allora lasceremo assoluto riserbo. 😊

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                    5. Conosco benissimo le dinamiche di queste storie o situazioni, come meglio preferiamo definirle insomma. Io ho la fortuna di avere la mia “retta parallela” ancora nella mia vita, anche se in un ruolo diverso da quello che avrei sperato. È andata così, l’importante è non perdersi. E mi dispiace che tu l’abbia persa. Questi incontri ci arricchiscono dentro. O almeno per me, è stato così.

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                    6. Tienitela stretta la tua retta parallela. Lo dico perché la mia mi manca moltissimo. A volte vorrei scriverle, ma se lei non ne ha sentito più il bisogno, lascio che sia così. Le cose non vanno mai forzate. Come le storie. Come le amicizie.

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          1. Ma come non ci arrivi? Non so quanti che hai caro e bel Matteo, SE mi segui ci arrivi eccome. Poi ti darò gli ingredienti! Grazie anche per l’età! Me lo dicono in tanti! Intanto comincia a bere 2 lt DI acqua naturale al giorno e cammina 1 ora a passo sostenuto….Poi ci riaggiorniamo.😘😘🍕🍕

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